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Bangles – House of Gucci

Il tavolo scultoreo Bangles ‘House of Gucci’ è stato scelto da Ridley Scott per il suo film ‘HOUSE OF GUCCI’ con Lady Gaga, Al Pacino, Jeremy Irons, Adam Driver, Salma Hayek, Jared Leto…
Ridley Scott ha espresso personalmente il desiderio di laccare il piano del tavolo in color arancio Gucci. Il tavolo, un pezzo unico, è stato utilizzato in due scene importanti che sono state girate nel centro di Roma, in Italia.

Importante tavolo da pranzo con struttura in acciaio inox lucidato a specchio e piano in legno laccato arancio lucido ad alto spessore. Ogni singolo braccialetto è saldato e lucidato a mano. La finitura a specchio dell’acciaio crea diverse percezioni di questo particolare materiale e consente interessanti riflessi di luce.

Pezzo unico, firmato dagli artisti e fornito con certificato di Autenticità.

Tipologia: Tavolo da pranzo o scrivania presidenziale.
Materiale: Legno laccato con vernice arancione ad alto spessore lucidata a specchio, acciaio inox lucidato a specchio.
Project assistant: Riccardo Mei.
© copyright barberini & gunnell – all rights reserved

L350 W120 H76 cm

La storia:

Gli architetti Francesco Barberini e Nina A. Gunnell sono stati contattati dall’assistente di Ridley Scott che si è innamorato personalmente dei loro tavoli scultorei “Bangles”. La richiesta era quella di realizzare un tavolo personalizzato per alcune scene molto importanti del suo nuovo film “HOUSE OF GUCCI” con Lady Gaga, Al Pacino, Adam Driver, Jeremy Irons, Salma Hayek, Jared Leto e molti altri. Il tavolo doveva essere molto grande e avere un piano laccato lucido in un particolare color arancio brillante, questo ha richiesto un’attenta ricerca e vari test. Era un desiderio specifico dello stesso Ridley Scott seguirne la realizzazione con una documentazione fotografica poiché era fondamentale avere due scene del film con questo colore speciale.

Le scene in effetti erano importanti, Adam Driver si è seduto personalmente sul tavolo mentre esaminava il curriculum del suo futuro designer Tom Ford.
La seconda scena vede l’incontro incontro con nientemeno che il caporedattore di Vogue, Anna Wintour.

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